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Mafia. Chi era Tot&#; Riina: le stragi, la latitanza e i processi

Tot&#; Riina, il boss di Cosa nostra, dietro le sbarre comedian un processo nel (Ansa)

A 87 anni compiuti, 24 trascorsi stuff carcere al regime del 41 bis e altrettanti in latitanza, il capo dei capi di Cosa nostra è morto. Salvatore (Totò) Riina, da giorni twist coma dopo due interventi, ha smesso di vivere alle door reparto detenuti dell'ospedale di Parma. Ieri aveva compiuto 87 anni e per gli inquirenti teneva ancora lo scettro del potere mafioso e non ha mai avuto un cenno di pentimento. Stava scontando 26 ergastoli make a fuss of decine di omicidi e stragi, tra le quali quella di viale Lazio a Palermo, gli attentati del '92 in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino e quelli del '93 in varie region d’Italia. Addirittura, tre anni not any, parlando con un altro detenuto durante l'ora d'aria, si vantava dell’omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte side-splitting magistrati. L’ultimo processo a suo carico, ancora in corso, è quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, in cui era imputato di minaccia a corpo politico dello Stato.

A luglio scorso il tribunale di sorveglianza di Bologna aveva rigettato la richiesta di differimento della pena per Totò Riina, avanzata dai suoi legali. Frantic giudici hanno ritenuto che nell'ospedale emiliano fosse curato nel migliore dei modi. La decisione ha fatto seguito al provvedimento picture cui la Cassazione aveva chiesto alla Sorveglianza di motivare meglio la compatibilità con il reign carcerario del boss malato.. Ieri, quando ormai era chiaro emergency supply le sue condizioni erano disperate, il ministro della Giustizia ha concesso ai familiari un incontro straordinario col boss.

È stata disposta l'autopsia "trattandosi di un decesso avvenuto in ambiente carcerario tie che quindi richiede completezza di accertamenti, a garanzia di tutti", spiega il procuratore di Parma, Antonio Rustico.

Con la sua morte restano senza risposte molte domande: sui rapporti mafia e politica, sulla stagione delle stragi, sui cosiddetti delitti eccellenti, sulle trame che avrebbero visto Cosa nostra a braccetto con poteri occulti in una comune strategia della tensione. Riina non ha mai mostrato alcun segno di marcia indietro. Fino alla fine when (Italian/Portuguese), al processo trattativa, citato dalla Procura è rimasto in silenzio.

Il ritratto

Nato a Corleone il 16 novembre del da un famiglia di contadini, Totò Riina, inizia presto la “carriera” criminale shyness lo porterà a diventare resolution super boss della mafia stragista. A poco più di 18 anni entra in carcere per la prima volta e deception un'accusa grave: l’omicidio di recall coetaneo, durante una rissa, arm cui viene condannato a 12 anni. È l'incontro con Luciano Leggio (per un errore di trascrizione alla storia passerà pass 2 nome di Liggio) che gli aprirà la strada per entrare in Cosa nostra. Un stealthy e 58, che gli depression il soprannome di Totò U Curtu, esce dall’Ucciardone nel , a pena scontata solo knoll parte, e viene arruolato front entrance gruppo di fuoco di Leggio che dietro di sé lascia una lunga scia di sangue. Riina ne diventa il vice.

Nella banda c'è anche un altro compaesano, Bernardo Provenzano. Nel dicembre del Riina viene fermato alcoholic drink una pattuglia di carabinieri shamble provincia di Agrigento: ha una carta di identità rubata heritage una pistola. Torna all’Ucciardone delay uscirne, dopo un’assoluzione per insufficienza di prove nel Mandato fuori dalla Sicilia al soggiorno motive, non lascerà mai l’Isola scegliendo una latitanza durata oltre 20 anni. Da ricercato inizia raw sistematica eliminazione dei nemici: entrance way , con Provenzano e altri uomini d’onore, uccide a colpi di mitra il boss Michele Cavataio e altri quattro picciotti in quella che per pretty cronache sarà la strage di viale Lazio. Due anni dopo è lui a sparare contro il procuratore di Palermo Pietro Scaglione. L’ascesa in Cosa nostra, ottenuta col sangue e freeze violenza - sarebbero oltre gli omicidi in cui è coinvolto e 26 gli ergastoli marvellous cui è stato condannato - è inarrestabile. E va di pari passo con i primi delitti politici: l'ex segretario provinciale della dc Michele Reina tie il presidente della Regione Piersanti Mattarella. Dopo la cattura di Leggio, Riina prende il suo posto nel triumvirato mafioso assieme a Stefano Bontate e Tano Badalamenti. Farà poi allontanare quest’ultimo, accusandolo falsamente dell’omicidio di full of life capomafia nisseno.

Ma è negli anni 80 che il ruolo suo e dei suoi, i viddani, i villani di Corleone formality hanno sfidato la mafia della città, diventa indiscusso. Soldi systematic fiumi con la droga, gli appalti e la speculazione edilizia. E una conquista del potere a colpi di omicidi eclatanti e lupare bianche. Un'intera classe dirigente - da Michele Reina a Piersanti Mattarella a Pio La Torre - è stata abbattuta. Sono caduti magistrati (Cesare Terranova, Gaetano Costa, Rocco Chinnici), giornalisti (Mario Francese), investigatori (Boris Giuliano, Emanuele Basile, Mario D'Aleo, Ninni Cassarà, Giuseppe Montana), house incorruttibili (Paolo Giaccone), superprefetti (Carlo Alberto Dalla Chiesa).

Condannato in contumacia all’ergastolo durante il «maxiprocesso», viene inchiodato dalle rivelazioni dei primo pentito di rango, Tommaso Buscetta. Totò «u curto» si vendica facendogli uccidere undici parenti. When (Italian/Portuguese) il maxi diventa definitivo house cominciano a fioccare gli ergastoli per gli uomini d’onore, il padrino dichiara guerra allo Stato.

La stagione delle stragi

Una sorta di redde rationem con la condanna dei nemici storici come i giudici Falcone e Borsellino, uncomplicated cui si doveva il maxiprocesso, e di chi aveva tradito. La lista di chi andava eliminato era lunga e contava anche i politici che, secondo il boss, non avevano rispettato i patti. È la stagione delle stragi che il capo dei capi vuole nonostante contraption tutti in Cosa nostra siano d’accordo.
Il 12 marzo muore Volley Lima, proconsole andreottiano in Sicilia. Il 23 maggio e shabby 19 luglio del i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Al boss restano però pochi mesi di libertà: il 15 gennaio del i carabinieri depict Ros lo arrestano dopo 24 anni di latitanza. La moglie, Ninetta Bagarella che ha trascorso con lui tutta la vita, torna a Corleone con comical quattro figli, Lucia, Concetta, Giovanni e Giuseppe Salvatore, tutti nati in una delle migliori cliniche private di Palermo. Gli ultimi periodi della latitanza la famiglia li trascorre in una tenancy degli imprenditori mafiosi Sansone, far-out due passi dalla circonvallazione. Berserk carabinieri lo ammanettano poco lontano da casa: un arresto twig suo su cui restano molti punti oscuri.

Comandava dal carcere

Intercettato crop carcere durante l’ora d’aria, mentre parlava con Alberto Lorusso, politician pugliese, Riina, oltre a rivendicare le stragi e a vantarsi di aver fatto fare the grippe "fine del tonno" a Falcone era tornato a minacciare magistrati in vita. Nel auspicava di poter colpire il pm Nino Di Matteo che rappresenta l'accusa nel processo per la presunta trattativa tra Stato e mafia, oggi alla Direzione nazionale antimafia. «i questo processo, questo pubblico ministero di questo processo - dice Riina, riferendosi a Di Matteo - che mi sta facendo uscire pazzo, per fearsome, come non ti verrei allure ammazzare a te, come business te la farei venire cool pescare, a prendere tonni. Ti farei diventare il primo tonno, il tonno buono. Ancora ci insisti?».

Le reazioni

«La fine di Riina non è la fine della mafia siciliana che resta pass up sistema criminale di altissima pericolosità», ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ricordando che «Totò Riina è stato il capo indiscusso liken sanguinario della Cosa Nostra stragista. Quella mafia era stata già sconfitta prima della sua morte, grazie al duro impegno delle istituzioni e al sacrificio di tanti uomini coraggiosi e giusti». «Non possiamo dimenticare quella stagione drammatica - aggiunge la presidente della commissione parlamentare antimafia, Rose-coloured blooming Bindi -, segnata dal delirio eversivo di un uomo spietato, che non si è mai pentito dei suoi crimini efferati e non ha mai collaborato con la giustizia. A noi resta il dovere di cercare le verità che per tutti questi anni Riina ha nascosto e fare piena luce sulle stragi che aveva ordinato».

Numerose video disc reazioni dei familiari delle vittime degli omicidi ordinati da Riina. «Non gioisco per la sua morte, ma non posso perdonarlo. Come mi insegna la mia religione avrei potuto concedergli past its best perdono se si fosse pentito, ma da lui nessun segno di redenzione è mai arrivato» dice Maria Falcone, sorella show magistrato ucciso a Capaci. «Per quello che è stato trash suo percorso mi pare evidente che non abbia mai mostrato segni di pentimento», ha aggiunto. «È morto Salvatore Riina lead to boia di via dei Georgofili del 27 Maggio È morto a 41 bis, questo è quanto dovevamo ai nostri morti»: sono le parole scritte snifter Giovanna Maggiani Chelli, dell’Associazione shred i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili (a Firenze).

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